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Nuove frontiere del retail: come il retail AI e il customer journey evoluti stanno cambiando le regole del gioco

Retail & AI

Nuove frontiere del retail: come il retail AI e il customer journey evoluti stanno cambiando le regole del gioco

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26 Jun 2025
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Nuove frontiere del retail: 
come il retail AI e il customer journey evoluti stanno cambiando le regole del gioco.

Retail e trasformazione digitale: nuovi modelli per nuovi consumatori?

Il settore retail è al centro di una trasformazione senza precedenti. Cambiamenti globali, nuove abitudini di consumo e accelerazione digitale impongono alle aziende una riflessione profonda sul proprio ruolo. Al centro di questa evoluzione ci sono due concetti chiave: retail AI e customer journey retail.

Come sottolinea il responsabile del reparto Digital Marketing di Deda Digital, Giulio De Gaetano, le imprese che nei prossimi anni sapranno coniugare tecnologia, valori e strategia relazionale, saranno capaci di conquistare un vantaggio competitivo reale.

 

1. Come cambia il retail in un contesto incerto?

La complessità geopolitica ed economica globale ha mostrato quanto sia fragile l’equilibrio del sistema retail. Le aziende devono imparare a gestire l’imprevisto, senza perdere di vista il consumatore. È la Generazione Z, nativa digitale e sempre connessa, a dettare le nuove regole del gioco: per loro, il customer journey retail deve essere immersivo, fluido e coerente su ogni canale.

 

2. L’omnicanalità è davvero integrata?

Non basta più copiare e incollare messaggi da un canale all’altro. L’omnicanalità oggi significa costruire esperienze continue, dove ogni touchpoint contribuisce a un unico customer journey retail. È qui che il retail AI diventa uno strumento decisivo, permettendo coerenza, personalizzazione e automazione. Sappiamo bene quanto questo possa sembrare un concetto facile da raccontare ma estremamente complesso da mettere in piedi. Ed è così. Tuttavia, coniugando strategia e tecnologia oggi è veramente possibile attivare progetti in tal direzione.

 

3. Valori, trasparenza e fiducia

L’attenzione ai valori non è una tendenza, ma un criterio di scelta d’acquisto. I consumatori vogliono sapere cosa c’è dietro un brand: etica, sostenibilità, inclusività. La credibilità è la nuova moneta del retail e per comunicarla serve coerenza tra dichiarazioni e azioni. Purtroppo, notiamo che ancora in alcuni contesti si tende quasi a demonizzare questo concetto, estremizzandolo come ennesima trovata per spillare denaro alle aziende. Osservando da vicino le nuove generazioni (e non), è possibile capire quanto il concetto di “valore” non è una moda passeggera quanto un criterio di scelta, se vogliamo anche una scelta di vita. Pensate che impatto possa avere renderci trasparenti agli occhi di chi fa dei valori non un vezzo strategico ma un credo.

 

4. Che ruolo giocano community e dati nel retail?

La relazione con il cliente si costruisce con dati e fiducia. Deda Digital evidenzia quanto sia fondamentale oggi orchestrare i canali digitali, non semplicemente attivarli. Il retail AI consente di raccogliere dati in modo intelligente e attivarli in real-time, abilitando esperienze personalizzate, contenuti mirati e interazioni rilevanti.

Nel nuovo customer journey retail, la community gioca un ruolo chiave: dai contenuti generati dagli utenti al live shopping, dai social ai forum verticali. Ogni interazione è parte di un ecosistema relazionale da valorizzare.

 

5. Dalla personalizzazione all’iper-personalizzazione con l’AI

Il passo avanti si chiama iper-personalizzazione: non più soddisfare bisogni, ma anticipare i desideri. Grazie al retail AI, i dati diventano predittivi e psicografici con l’integrazione di:

  • Customer Data Platform (CDP)
  • CRM intelligenti
  • sistemi di machine learning

Dunque, è possibile costruire customer journey retail completamente su misura, sia online che in store. Dalle app alle esperienze di realtà aumentata, l’AI oggi è in grado di leggere dati biometrici, comportamenti e segnali emotivi, per consigliare il prodotto giusto, nel momento giusto.

 

6. In che modo la retail AI ottimizza la supply chain?

La retail AI ha un impatto fondamentale sulla logistica moderna, trasformando in modo profondo la gestione della supply chain. Quando parliamo di retail AI, per darci un perimetro, ci riferiamo a tecnologie avanzate come il machine learning, l'analisi predittiva e l'automazione che lavorano insieme per migliorare l'efficienza, ridurre i costi e ottimizzare l'esperienza del cliente. Vediamone alcuni aspetti.

 

Prevedere la domanda e prevenire gli out-of-stock

La capacità di prevedere correttamente la domanda dei consumatori è sempre più complessa. Grazie all'AI, le aziende possono analizzare enormi volumi di dati storici, tendenze stagionali, comportamenti di acquisto e anche fattori esterni come eventi climatici o promozioni. Utilizzando modelli predittivi, l'AI è in grado di fornire previsioni più accurate, evitando situazioni di out-of-stock (esaurimento scorte). Prevenire gli out-of-stock significa non solo migliorare l'esperienza del cliente, che può acquistare senza problemi, ma anche ridurre la necessità di operazioni urgenti per rifornire rapidamente gli scaffali, ottimizzando i costi legati alla logistica e migliorando l'efficienza delle scorte.

 

Automatizzare la gestione di SKU e ordini

Gli SKU (Stock Keeping Unit) rappresentano ogni tipo di prodotto venduto e sono fondamentali nella gestione della supply chain. L'AI aiuta a gestire questi SKU in modo efficiente, automatizzando la creazione, il tracciamento e l'aggiornamento degli ordini. In particolare, l'automazione riduce l'errore umano, velocizza l'elaborazione degli ordini e migliora l'accuratezza nella previsione dei livelli di inventario.

Le tecnologie AI possono anche ottimizzare la gestione degli ordini, assicurandosi che i prodotti vengano ordinati in modo intelligente in base alla domanda prevista, ai cicli di produzione e alle dinamiche di magazzino.

 

Ottimizzare i flussi di magazzino e le consegne last-mile

Una delle aree più complesse della supply chain è la gestione del magazzino e delle consegne last-mile, ovvero l'ultimo tratto del percorso di consegna che va dal magazzino o centro di distribuzione al cliente finale. Nel magazzino, l'AI può ottimizzare la disposizione dei prodotti, ridurre i tempi di prelievo e automatizzare i processi di stoccaggio e rifornimento. Inoltre, l'intelligenza artificiale aiuta a migliorare i percorsi di consegna, calcolando in tempo reale il percorso più rapido e meno costoso per il trasporto delle merci. Questo è particolarmente importante per le consegne last-mile, che spesso rappresentano la parte più costosa e complessa della supply chain.

 

L'intelligenza artificiale rende la promessa del “oggi ordini, domani ricevi” non solo possibile, ma sostenibile.

Grazie all'integrazione dell'AI nella supply chain, i retailer possono offrire servizi altamente performanti come la promessa di "oggi ordini, domani ricevi". Per far questo non è solo possibile grazie alla maggiore efficienza tecnica / tecnologica. Occorre anche una particolare attenzione verso la sostenibilità. Le operazioni AI-driven permettono di ridurre il numero di consegne urgenti, ottimizzare il trasporto delle merci e ridurre gli sprechi. Inoltre, la gestione intelligente dei magazzini riduce il rischio di sovrapproduzione e gli sprechi di inventario, mentre la pianificazione dei percorsi aiutata ridurre l'impronta ecologica del trasporto, facendo diventare la promessa di una consegna rapida non solo realizzabile, ma anche vantaggiosa sotto il profilo della sostenibilità.

 

7. Come cambia la comunicazione grazie all’AI?

Il retail AI consente di inviare il messaggio giusto, alla persona giusta, nel momento perfetto (non più solo “giusto”), ottimizzando frequenze, canali e contenuti. Un tempo era un sogno del marketing automation, oggi, grazie all’evoluzione degli assistenti virtuali e degli algoritmi di delivery predittiva, è realtà.

 

8. Il modello Deda Digital: strategia, tecnologia e risultati

Come mostrato nel progetto PROMIT, Deda Digital applica questi concetti anche nel B2B: API bidirezionali, eCommerce integrato, listini personalizzati e UX fluida. Ma lo stesso approccio può essere esteso al retail, rendendo ogni interazione un’opportunità di conversione e relazione.

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